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Cultura

A Firenze riapre la stanza segreta di Michelangelo, perché l’artista vi si rifiugiò?

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Gianluca Pirovano

La stanza segreta di Michelangelo, di dimensioni molto ridotte, venne scoperta durante un restauro nel 1975 all’interno del Museo delle Cappelle Medicee.

Il patrimonio artistico e culturale di Firenze si è arricchito di un nuovo e importante punto di riferimento. A partire dal 15 novembre, infatti, sarà aperta al pubblico la stanza segreta di Michelangelo. Si tratta di uno spazio di piccole dimensioni, soltanto dieci metri di lunghezza per tre di larghezza, ma fortemente simbolico e altrettanto emozionante per la storia che racchiude. A rendere ulteriormente importante la sua apertura, anche la lunga attesa: la stanza venne, infatti, scoperta per caso nel 1975 durante un sopralluogo per un restauro all’interno del Museo delle Cappelle Medicee.

La stanza che fu rifugio di Michelangelo a Firenze

A scoprirla, a suo tempo, fu l’allora direttore del museo Paolo Dal Poggetto. È stato lui stesso a ricostruire l’origine e l’utilizzo di quello spazio, negli anni utilizzato come deposito di carbonella e poi finito dimenticato e nascosto da una botola coperta a sua volta da mobili. Secondo Dal Poggetto, quello spazio fu il rifugio di Michelangelo, nascosto da Giovan Battista Figiovanni per sfuggire all’ira di papa Clemente VII. Questi era infuriato perché l’artista – durante il periodo in cui i Medici furono cacciati dalla città – aveva militato come supervisore delle fortificazioni per il breve periodo di governo repubblicano (1527-1530). Ottenuto il perdono della famiglia, dopo circa due mesi – che secondo la ricostruzione dovrebbero collocarsi tra la fine di giugno e la fine di ottobre 1530 – Michelangelo tornò finalmente libero e riprese nuovamente i suoi incarichi fiorentini.

Immagine | Musei del Bargello @Francesco Fantani – Rationalinternational.net

Sulle pareti della stanza, inizialmente coperti dall’intonaco, si trovano dei disegni che Dal Poggetto spiega essere stati realizzati proprio da Michelangelo. Si tratta di appunti, bozze e idee legate a diverse opere, che sono, però, ancora oggetto di studio da parte della critica. Tutte componenti che concorrono a rendere la visita molto affascinante. “Questo ambiente così piccolo è un vero unicum per il suo eccezionale potenziale evocativo. Le sue pareti sembrano contenere a stento numerosi schizzi di figura, in buona parte di formato monumentale, tracciati da segni che attestano una grande chiarezza progettuale. A questi si accompagnano studi, variamente accurati o sommari, di dettagli anatomici, di volti, di pose inconsuete“, ha detto a Sky Arte Francesca de Luca, curatrice del Museo delle Cappelle Medicee.

Come visitare la stanza di Michelangelo

Ora che sappiamo cos’è, come si visita la stanza segreta? Le visite inizieranno il 15 novembre. Lo spazio è molto angusto e non permetterà l’ingresso a chi ha disabilità motorie. L’accesso sarà consentito quattro persone alla volta, in modo da proteggere i disegni e mantenere adeguate condizioni conservative, indispensabili a salvaguardare i preziosi manufatti.

La stanza segreta sarà accessibile esclusivamente su prenotazione fino ad un limite di 100 persone alla settimana. Sarà aperta il lunedì (alle 15, 16:30 e 18), il mercoledì (alle ore 9, 10:30, 12, 13:30, 15, 16:30, 18), il giovedì (alle ore 9, 10:30, 12, 13:30, 15), il venerdì (alle ore 15, 16:30 e 18) e il sabato (alle ore 9, 10:30, 12, 13:30, 15, 16:30, 18). La permanenza massima all’interno della stanza sarà di 15 minuti. Il biglietto di ingresso alla stanza avrà un costo di 20 euro a persona (2 euro i ridotti; gratuito per i minori di 18 anni) a cui si andranno ad aggiungere i costi della prenotazione obbligatoria (3 euro) e il prezzo del biglietto di ingresso al Museo delle Cappelle Medicee (10 euro intero, 3 euro ridotto fino al 15 dicembre 2023).

Gianluca Pirovano

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