Newlife è la nuova piattaforma social che permette donare e ricevere consigli su diverse tematiche, questo da utente a utente.
La nuova era della tecnologia vuole finalmente rompere le barriere e sciogliere i pregiudizi che ricoprono l’ecosistema dei social. In un mondo dove diverse persone odiano questa parentesi del web, Mauro Tiberti, fondatore di Newlife, ha deciso di creare una piattaforma in grado di unire davvero le persone. “Una notte mi sono svegliato all’improvviso, avevo l’idea in testa. Ho preso un foglio, una biro e ho iniziato a scrivere una storia. Quando l’ho finita, mi son detto: “Ora però devi realizzarla”, si legge su socialandtech.net. Da lì nasce l’idea dell’app per creare una via tutta nuova dei social network dove vengono risolti problemi di qualsiasi natura.
Ma cos’è esattamente Newlife? Un’app per collegare le persone, fornendo consigli comuni: tecnologia, casa, maternità o semplicemente, i dubbi esistenziali che pervadono ogni individuo. Come accennato in precedenza, questo social ha il compito di abbattere i pregiudizi, mostrando sicurezza e professionalità. Nata nel da dell’imprenditore Mauro Tiberti, che, con il supporto del General Manager Mauro Doni e di un team di professionisti e collaboratori, ha realizzato una piattaforma che ad oggi è presente in diversi paesi come Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Il suo meccanismo è davvero interessante.
Newlife, l’app per i consigli da utente a utente: come si scarica e il funzionamento
Innanzitutto, per utilizzare l’app non bisogna essere necessariamente professionisti del settore, ma saranno gli utenti stessi che, per mezzo di una valutazione, alzeranno la votazione di un determinato profilo. In un certo senso, questa app ci ricorda quando negli scorsi anni andava in voga Yahoo answers; il che non è del tutto differente, ma decisamente più funzionale.
Oltre alla velocità di risposta che solo un social può donare, vi è una registrazione alquanto sicura, ossia con chiave di accesso SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) oppure caricando (in modo sicuro) un documento di identità. Per una registrazione veloce, è possibile non iserire questi dati. Il motivo della verifica permette di non imbattersi in profili falsi che potrebbero approfittarsi dell’anonimato per fare cyberbullismo o comunque offendere gli utenti.
L’app è disponibile su Play Store o su sull’App Store di Apple e una volta registrati, è possibile creare un account privato o aziendale, quest’ultimo con un abbonamento a pagamento. Oltre alla sezione per promuovere eventi, si potrà accedere a diversi argomenti sfogliando la home, con un occhio di riguardo alla raccolta di consigli utili per la vita quotidiana.
Infine, una chat apposita per parlare in privato e, nella sezione ‘Help Me’, lo spazio per chiedere e donare aiuto, con possibilità di visionare una determinata area geografica di utenti. Insomma, un luogo, come definito dallo stesso Tiberti, per cedere e donare aiuto, ma anche unire le persone sia online che offline.