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Economia

Manovra 2024, affitti brevi: arriva il Codice identificativo anti-evasione

Published by
Federica Giovannetti

La misura mira a tracciare i locatari e combattere il mercato nero. Aumenta al 26% la cedolare secca dalla seconda alla quarta casa. Tutte le misure della legge di Bilancio sbarcata oggi in Senato

 

Per gli affitti brevi arriva il Codice identificativo nazionale (Cin), per tracciare i proprietari che affittano case e combattere l’evasione. E la cedolare secca sale al 26% ma solo dalla seconda alla quarta casa. Sono due delle misure previste dalla Manovra 2024, approdata oggi al Senato, sul fronte delle locazioni.

Dopo due settimane dal varo in Consiglio dei ministri, i partiti in seno alla maggioranza di centrodestra hanno raggiunto l’intesa superando i nodi che restavano, come quella sugli affitti. La premier Giorgia Meloni ha ottenuto in cambio la blindatura della legge di Bilancio per accelerare l’esame, dare prova di compattezza e soprattutto per rassicurare i mercati in vista del giudizio dell’agenzia di rating di Moody’s in programma il 17 novembre. Se ci saranno da fare altri aggiustamenti, si cercherà di trovare spazio in altri provvedimenti.

L’opposizione dal canto uso promette battaglia in Parlamento e stigmatizza la forzatura istituzionale dello stop agli emendamenti imposto alla maggioranza. Per il Partito democratico si tratta di un “bavaglio che altera l’equilibrio tra poteri”.

Affitti brevi, in arrivo il codice anti-evasione

Lo stesso codice anti-evasione, proposto da Forza Italia, arriverà con un emendamento al decreto anticipi collegato alla Manovra. Nelle intenzioni del governo, la misura “farà emergere il sommerso” e “porterà anche più soldi nelle casse che andranno nel fondo per ridurre la pressione fiscale”, assicura il segretario Antonio Tajani. Il gettito atteso, secondo le cifre circolate, è di circa un miliardo.

Soddisfatta anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè, che aveva inserito il codice nella bozza del disegno di legge sugli affitti brevi, poi arenatasi. “Mettiamo ordine in un settore mai toccato“, dice, sottolineando che alzare l’aliquota “è una scelta di buon senso che rispetta la proprietà privata” e “non mette le mani in tasca degli italiani”.

Plaudono al codice anche i gestori degli affitti. Secondo Aigab (Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi) è “l’unico modo per togliere l’abusivismo“. Gli stessi però bocciano l’aumento della cedolare perché, sostengono, “complica le cose a chi fa le cose per bene” e “incentiva l’evasione”.

Cedolare secca al 26% dalle seconde case

Viene confermato l’aumento al 26% della cedolare dalla seconda alla quarta casa messa in affitto fino a 30 giorni, mentre l’aliquota resta al 21% per la prima. L’aumento però non convince i proprietari. Per Confedilizia è “una scelta sbagliata” con cui “il governo ha deciso di accontentare gli albergatori”, che si tradurrà in “qualche casa sfitta in più, si alimenterà il sommerso e i borghi delle nostre aree interne avranno qualche speranza in meno di tornare a vivere”.

Plaudono alla misura invece gli albergatori: “Un passo deciso contro il Far West degli affitti brevi“, dice l’Associazione Italiana Confindustria Alberghi. “Ci auguriamo che l’iter parlamentare non peggiori il testo”, aggiunge Federalberghi.

Il mercato degli affitti brevi, secondo Aigab, conta 640mila seconde case inutilizzate e messe in locazione con affitti brevi, pari all’1,8% delle abitazioni esistenti in Italia.

Foto  Unsplash/Tierra Mallorca – rationalinternational.it

Manovra 2024, le altre misure

La legge di Bilancio che inizia l’iter a Palazzo Madama è lievita a 109 articoli. Valore complessivo circa 24 miliardi di euro. Una Manovra light in tempo di risorse scarse. Da quota 103, con la stretta sull’anticipo della pensione, al rialzo della cedolare secca sugli affitti brevi, dal taglio del cuneo fiscale e alla sforbiciata al canone Rai, fino agli sgravi sulle assunzioni.

Pensioni, torna quota 103 con penalizzazioni

Torna a quota 103 la possibilità di pensione anticipata con 62 anni di età e 41 di contributi ma con alcune penalizzazioni. L’assegno sarà calcolato secondo le regole del sistema contributivo. Si allungano inoltre i tempi per le finestre di uscita: 7 mesi per i lavoratori privati e 9 mesi per i dipendenti pubblici. In ogni caso l’assegno mensile riconosciuto non potrà essere maggiore di quattro volte il trattamento minimo.

Rivalutazione delle pensioni

Rivalutazione piena per le pensioni fino a 2mila euro al mese, 4 volte il minimo. Resta all’85% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2mila e 2.627 lordi) e scende al 22%, dal precedente 32%, per quelle oltre 10 volte il minimo (dai 5mila euro in su). Viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo, al 47% per quelli tra 6 e 8 volte e al 37% per quelli tra 8 e 10 volte.

L’Iva su assorbenti e prodotti per l’infanzia sale al 10%

La Manovra riporta l’Iva dal 5% al 10% su assorbenti e tamponi e sui prodotti per l’infanzia, inclusi i pannolini e latte in polvere. I seggiolini per auto tornano al 22%.

Taglio cuneo fiscale

Per il 2024 è confermato il taglio del cuneo contributivo, la misura più costosa della manovra, che vale in tutto 10 miliardi. La sforbiciata sarà di 6 punti per i redditi tra 25mila e 35mila euro, con un aumento netto della busta paga previsto tra i da 44 e i 96 euro, mentre per i redditi sotto i 25mila il taglio sarà pari a 7 punti (circa 90-98 euro in più).

Allo stesso modo viene confermata per il prossimo anno la riduzione dei contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro (escluso il lavoro domestico).

Accorpamento aliquote Irpef

Con il 2024 arriva il primo step della riforma fiscale con l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef. Si pagherà il 23% fino a 28mila euro di reddito annuo lordo, il 35% per i redditi tra 28 e 50mila euro, il 43% oltre i 50mila euro. La riforma si accompagna con una revisione delle detrazioni fiscali, che neutralizza il calo dell’Irpef per i redditi sopra i 50mila euro lordi.

Turismo, bonus per lavoro notturno e festivo

Nel 2024 ai lavoratori del comparto turistico e del settore della ristorazione, è riconosciuto un trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi.

Sanità e Pubblica amministrazione

Il fondo per il rinnovo dei contratti pubblici viene incrementato con 8 miliardi tra 2024 e 2025. Il Fondo sanitario nazionale viene incrementato di 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dal 2026.

Via i “pignoramenti diretti”

Nella Manovra sparisce l’ipotesi di “pignoramento diretto “previsto dalla prime bozze. È previsto solo il recupero coattivo. Al fine di assicurare semplificare e velocizzare la procedura di riscossione, e allo stesso tempo evitare condotte elusive da parte del debitore, l’agente può avvalersi, prima di avviare l’azione di recupero coattivo, di modalità telematiche di cooperazione e di strumenti informatici, per l’acquisizione di tutte le informazioni necessarie, da chiunque detenute.

Carta “Dedicata a te”

La dotazione del fondo per la carta Dedicata a te per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità (382,50 euro una tantum) è incrementata di 600 milioni di euro per il 2024.

Bonus elettricità e fondo mutui prima casa

Al fondo di garanzia per i mutui prima casa vengono assegnati ulteriori 282 milioni di euro per l’anno 2024. Ammonta a 200 milioni invece lo stanziamento per il bonus sociale elettrico per il primo trimestre del prossimo anno.

Taglio canone Rai

Il canone Rai viene ridotto da 90 a 70 euro per il 2024. Per il miglioramento della qualità del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale viene riconosciuto alla società un contributo pari a 430 milioni di euro per il prossimo anno.

Giancarlo Giorgetti | Foto Alanews – rationalinternational.it

Sgravi per lavoratrici madri

È prevista la decontribuzioni al 100% fino a un tetto massimo di 3mila euro annui, senza limiti di reddito, per tutte le madri lavoratrici con almeno due figli, escluso il lavoro domestico. Lo sgravio dura fino ai 10 anni del bambino più piccolo per le madri con due figli e fino ai 18 anni con tre figli o più.

Bonus asili nido

Il bonus asilo nido per i nati da gennaio 2024 nei nuclei con due figli, di cui il primo minore di 10 anni, e Isee fino a 40mila euro è elevato a 2.100 euro. A questo scopo viene stanziato 1 miliardi e 400 milioni tra il 2024 e il 2029.

Lavoro domestico, giro di vite anti-evasione

C’è anche il giro di vite per contrastare l’evasione fiscale nel settore del lavoro domestico attraverso la piena interoperabilità delle banche dati di Agenzia delle entrate e Inps per lo scambio e l’analisi dei dati, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali.

Stretta al superbonus

Arriva la stretta sugli immobili ristrutturati con il superbonus al 110%. Se viene rivenduto prima di dieci anni dalla fine dei lavori, la plusvalenza del 26% andrà calcolata tenendo conto del maggior valore dovuto ai lavori di ristrutturazione tranne se è prima casa o immobile ereditato per successione. Viene introdotta inoltre la verifica sulle rendite catastali. L’Agenzia delle entrate accerterà che, dopo i lavori, sia stata fatta la comunicazione ai fini del calcolo del nuovo estimo.

Esclusione titoli Stato da Isee fino a 50mila euro

Nella determinazione dell’indicatore della situazione economico equivalente (Isee) sono esclusi, fino al valore complessivo di 50mila euro, i titoli di Stato nonché i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.

Sisma e alluvioni, obbligo assicurazione per le imprese

Le imprese, con sede legale in Italia o all’estero ma con una stabile organizzazione sul territorio nazionale, sono tenute a stipulare, entro il 31 dicembre 2024, contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni immobili e al loro contenuto, ai terreni e ai beni strumentali materiali direttamente causati da calamità naturali e catastrofi come terremoti, alluvioni, frane, inondazioni e esondazioni.

Ponte di Messina, stanziati quasi 12 miliardi

Per il Ponte sullo Stretto di Messina, tra il 2024 e il 2032 vengono stanziati oltre 11 miliardi e 600 milioni “nelle more dell’individuazione di fonti di finanziamento atte a ridurre l’onere a carico del bilancio dello Stato”.

Giubileo 2025, sale la tassa di soggiorno

Per le celebrazioni del Giubileo, la legge di Bilancio stanzia tra il 2024 e il 2026 oltre 600 milioni di euro. Inoltre nel 2025, l’anno delle celebrazioni, i Comuni sono autorizzati a “incrementare” la tassa di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive fino a 2 euro per notte.

Federica Giovannetti

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