Bonus trasporti da 60 euro, tutte le novità sul nuovo click day di novembre, convenienza e risparmio su gli spostamenti.
Ecco la nuova giornata di clic per il bonus trasporti: tutte le istruzioni sull’ottenimento.
Questo vantaggio ritorna, offrendo 60 euro mensili per i biglietti e gli abbonamenti di tram, autobus e treni. Vi spiegheremo chi è idoneo e come richiederlo.
In un annuncio diffuso sui suoi canali ufficiali, il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, diretto da Marina Elvira Calderone, una delle poche figure femminili di spicco nel governo, oltre alla prima ministra Giorgia Meloni, ha informato il pubblico riguardo l’assegnazione di un nuovo finanziamento pubblico per la proroga temporanea del cosiddetto Bonus Trasporti.
Fra le misure valutate più positivamente di recente (soprattutto dai segmenti finanziariamente più deboli della società), il suo impatto è stato esteso notevolmente al di là del periodo inizialmente stabilito, risalente al 2022, quando fu introdotto fino alla fine dell’anno dall’allora governo guidato da Mario Draghi con un provvedimento che sarà ricordato come il decreto legge Aiuti. Ed ecco infatti che anche a novembre tornerà l’iniziativa del bonus trasporti tramite il click day.
Cos’è il Click Day?
Il Click Day per i trasporti rappresenta un’importante iniziativa promossa dal Ministero dei Trasporti per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici e la mobilità sostenibile. Questo evento è un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una mobilità più responsabile ed ecologica, contribuendo così a ridurre il traffico e l’inquinamento atmosferico nelle nostre città.
Inoltre, il Click Day rappresenta una sfida per le aziende di trasporto pubblico, che devono garantire una migliore qualità del servizio e una maggiore efficienza al fine di incentivare sempre più persone a preferire i mezzi pubblici al traffico privato. Il Click Day ha dimostrato di essere una strategia efficace per favorire il cambiamento verso una mobilità green e per rendere i trasporti pubblici sempre più accessibili e convenienti per tutti i cittadini.
Nonostante questo strumenti aiuti la persone ad ottenere un’agevolazione e un miglioramento per l’intera società, alcuni aspetti negativi sono stati rincontrati nella gestione dell’afflusso alla domanda. Sistemi down e posti terminati in pochissime ore sono due delle cause da migliorare per questa strategia di richiesta. Ma vediamo ora come procedere.
Dopo l’adozione del decreto legge sull’energia, che è stato preliminarmente approvato dal Consiglio dei Ministri durante una riunione tenuta a Palazzo Chigi nel pomeriggio di lunedì 25 settembre, si è evidenziato come la coalizione di centrodestra tenga in considerazione il futuro di questo ulteriore beneficio, ideato per assistere i contribuenti più svantaggiati dal punto di vista economico.
Il ministero ha allocato un totale di 35 milioni di euro per l’estensione del Bonus Trasporti, che potrà essere sollecitato a partire dal prossimo mercoledì 1° novembre.
Dall’ora di apertura alle 8 mattina, verrà attuato il principio del “primo arrivato, primo servito” per tutti coloro che hanno dichiarato un reddito inferiore a 20 mila euro all’anno. Fino all’esaurimento dei fondi governativi disponibili, sarà quindi possibile ottenere un aiuto mensile di 60 euro destinato all’acquisto di biglietti e abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locali, regionali e interregionali.
Le varie opzioni di viaggio includono il servizio di:
Ora, la questione che periodicamente emerge per tutti è solo una: come posso richiedere l’accredito del Bonus Trasporti? Bene, il processo da adottare è molto facile, considerando che il ministero competente ha pubblicato le istruzioni sulla propria pagina web ufficiale dedicata. Fondamentalmente, le azioni da compiere sono queste:
È importante fare una precisazione conclusiva: la necessità di inserire il codice fiscale del destinatario del beneficio è dovuta al fatto che i genitori possono anche richiedere il Bonus Trasporti di 60 euro mensili per i minori a loro carico (sempre che si adattino alla fascia di reddito precedentemente indicata).
Chi può fare richiesta
L’invio della richiesta è possibile solamente attraverso la piattaforma specifica del Ministero del Lavoro, utilizzando le credenziali SPID (di secondo livello) o la CIE. Dovrete riportare il servizio selezionato e dettagliare il tipo di abbonamento, fra mensile o annuale. L’importo ottenuto sarà variabile a seconda del tipo di domanda, ma non potrà eccedere il limite di 60 euro.
A contrariamente di quanto è stato nel 2022, l’incentivo per i trasporti potrà essere richiesto solo da lavoratori e studenti che, al momento di compilare il modulo online sull’app, autocertificheranno di non avere un salario superiore a 20.000 euro. È importante sottolineare che il ministero condurrà controlli successivi e, per coloro che tenteranno di eludere il sistema dichiarando falsamente, potrebbero incorrere in severe sanzioni.
Il premio non può essere trasferito e viene fornito solo a coloro che fanno la domanda, per l’acquisto di un unico abbonamento. Tuttavia, si può presentare la domanda per “un bambino di cui si ha la custodia o la rappresentanza”.
Se la richiesta dell’agevolazione sarà processata con successo, alla fine si otterrà un codice e/o un QR code da esibire alla biglietteria quando si acquista l’abbonamento prescelto. Vi è l’opzione di acquistare in seguito l’abbonamento fisicamente, una volta ottenuto il bonus digitalmente, ma deve essere fatto entro il mese solare dell’emissione.
Non tutti i servizi di trasporto pubblico partecipano a questa iniziativa. L’interessato deve verificare in anticipo se il fornitore del suo comune è incluso nell’elenco.
Rimborso bonus trasporti
Il provvedimento stabilisce che gli amministratori dei servizi di trasporto pubblico (più di 1100 in tutta la nazione al momento) devono proporre ogni due mesi al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la domanda di rimborso per l’importo dei voucher utilizzati. Questa domanda deve essere trasmessa attraverso il portale, firmata dal legale rappresentante dell’impresa e deve includere i dettagli bancari.
Anche una dichiarazione riguardante l’effettiva emissione dell’abbonamento deve essere fornita. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali controlla quindi la presenza dei dati prontamente disponibili sul portale. In caso di risultato positivo, esegue il passaggio delle risorse e registra sul portale le somme erogate.
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