Bonus lavoratori 130% è la mossa per cambiare il futuro: come il Superbonus assunzioni 2024 rivoluzionerà il mercato del lavoro.
È una svolta epocale per il mondo delle imprese e dei professionisti italiani: il governo di Giorgia Meloni ha varato un’audace riforma dell’Ires e dell’Irpef, aprendo le porte a un sorprendente superbonus sulle assunzioni che potrebbe raggiungere fino al 130%. Questa è una mossa che promette di rivoluzionare il modo in cui affrontiamo le tasse e il mercato del lavoro.
Questo superbonus non solo alleggerirà il carico fiscale delle imprese e dei liberi professionisti, ma finanzierà direttamente i costi delle nuove assunzioni consentendo loro di espandere le loro squadre senza temere impatti economici eccessivi. A partire dal periodo di impostazione successivo al 31 dicembre 2023, queste nuove agevolazioni entreranno in vigore. La peculiarità di questa misura sta nel suo focus sulle categorie più bisognose del mondo del lavoro. In alcuni casi, il superbonus può persino raggiungere il 130% dei costi sostenuti, un impulso incredibile per i lavoratori svantaggiati.
Bonus lavoratori 130%: chi può beneficiare di questi incentivi e come ottenerli?
Queste agevolazioni saranno aperte sia ai titolari di reddito d’impresa che agli esercenti delle arti e delle professioni. Le uniche eccezioni sono le società e gli enti in liquidazione ordinaria o giudiziale, così come le imprese che hanno adottato altre soluzioni per superare le crisi secondo il Codice della crisi d’impresa (decreto legislativo numero 14 del 2019).
Per accedere a questo superbonus, è necessario soddisfare due condizioni chiave. La prima richiede che l’impresa o il professionista richiedente abbia esercitato l’attività per almeno un anno intero nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023.
La seconda condizione richiede un aumento del numero di dipendenti a tempo indeterminato rispetto alla media di occupazione calcolata nel periodo di impostazione precedente.
Se queste condizioni sono soddisfatte, si può beneficiare di un primo bonus che comporta una maggiorazione del 20% sul costo del personale assunto con contratto a tempo indeterminato. Questa maggiorazione alzerà la componente del costo complessivo del personale al 120% rispetto al 100%.
Nel caso di assunzioni che coinvolgono categorie di lavoratori svantaggiati, questa maggiorazione può addirittura salire al 30%. Il decreto di riforma dell’Ires e dell’Irpef, nell’Allegato 1, presenta un elenco delle categorie di lavoratori che possono godere di una percentuale più elevata di maggiorazione. Tra queste categorie rientrano i soggetti con disabilità, le donne con almeno due figli minorenni o prive di un lavoro retribuito regolarmente per almeno sei mesi, i giovani e gli ex percettori del Reddito di cittadinanza che non hanno ottenuto il rinnovo dell’indennità.
Per garantire la sostenibilità finanziaria di queste misure per l’intero anno 2024, il provvedimento prevede l’abrogazione temporanea della disciplina degli aiuti alla crescita economica a partire dal 31 dicembre 2023. Questa sospensione non influirà sui diritti acquisiti relativi al riporto delle eccedenze e al successivo utilizzo delle risorse fino a esaurimento.