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Economia

Pensioni vecchiaia ed invalidità Novembre: svelate le nuove cifre aggiornate e le sorprese sono grosse

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Valentina Giungati

I pagamenti di novembre per le pensioni di vecchiaia e invalidità sono in elaborazione, con le nuove cifre aggiornate in base alle novità.

Tutte le pensioni subiranno delle modifiche, sia per la maggiorazione che per la rivalutazione con il conguaglio che però potrebbe ulteriormente essere rimandato ai prossimi mesi, nonostante l’attesa già di lunga data.

Pensioni novembre, cosa cambia (rationalinternational.net)

Il ricalcolo della pensione era già stato annunciato e ora subisce una variazione interessante, soprattutto a ridosso dell’ultimo mese dell’anno che vede un assegno già più ricco con il pagamento della tredicesima mensilità. Tuttavia ulteriori aumenti che dovevano essere integrati saltano per i mancati rimborsi.

Pensioni novembre: le novità sugli importi

Gli importi pensionistici di novembre dovrebbero avere l’adeguamento Irpef, questo però si applicherà in modo differenziato. Nello specifico infatti le trattenute, l’addizionale comunale e l’acconto si applicheranno solo alle pensioni standard, non a quelle di invalidità. Questi tributi sono relativi all’anno di imposta e vengono sempre divisi per 11 rate sulla pensione. I pensionati che ricevono un importo entro i 18 mila euro annui, avranno un conguaglio a debito di circa 100 euro e dovranno versare l’ultima rata a novembre.

Pagamento pensioni, le novità (rationalinternational.net)

Altri pensionati invece potrebbero trovare ulteriori incrementi dovuti ancora dal saldo del 730 e quindi di eventuali cifre spettanti. Per quanto concerne invece la rivalutazione della pensione applicata, potrebbero esserci variazioni, soprattutto per tutti coloro che non hanno ancora avuto alcun aumento. Questa si attesta al 100% per tutti gli assegni che sono 4 volte il minimo e hanno un importo di 2100 euro, 85% per chi invece prende 5 volte il minimo e un assegno di 2626 euro, 53% per coloro che sono a 3150 euro, 47% per chi arriva a 4200 euro e 37% per coloro fino a 5250 euro e 32% per tutti gli altri.

Le percentuali però sono destinate a cambiare con il nuovo anno e diventano più stringenti per le fasce che hanno reddito maggiore, quindi nello specifico viene introdotto il 22% per coloro che hanno un reddito superiore a 5254 euro quindi viene effettuata una nuova suddivisione.

Importi relativi a reversibilità e invalidità non cambiano con un ricalcolo definitivo della pensione fissato all’8.1%. C’è chi lo ha già avuto, chi lo avrà a novembre e chi dovrà ulteriormente aspettare perché l’INPS procede a scaglioni e quindi non tutti gli aumenti vengono calcolati subito per tutti quindi si potrebbe arrivare a dicembre. Comunque gli arretrati sono sempre corrisposti quindi la persona riceve l’importo relativo e anche tutto ciò che era dovuto dal momento in cui è stata attivata la legge e quindi la maggiorazione.

Valentina Giungati

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