Il fondatore e più grande mente creativa dello studio Ghibli ritorna al cinema: ma quali sono i capolavori da non perdere della sua carriera?
Gli anime stanno guadagnando sempre più popolarità tra il pubblico internazionale che ama guardare la televisione, i film e altri contenuti multimediali. In questo contesto, lo Studio Ghibli è diventato un punto di riferimento nell’animazione giapponese, noto per la creazione di una vasta gamma di film anime di grande successo. Uno dei principali artefici di questo rinomato studio è il celebre autore e regista Hayao Miyazaki, che da sempre cura la direzione creativa dello Studio Ghibli contribuendo a definirne lo stile distintivo.
Fondato nel 1985 a Tokyo, lo Studio Ghibli vanta diversi lungometraggi che sono considerati capolavori del cinema d’animazione, al punto da meritare il plauso internazionale, tra cui una vittoria e due nomination agli Oscar, rispettivamente per La città incantata e per Il castello errante di Howl e Si alza il vento. Sicuramente, non si riesce a pensare allo studio cinematografico giapponese senza Miyazaki, il quale, dopo essersi aggiudicato il Leone d’Oro alla carriera nel 2005, è diventato l’unico regista d’animazione a vantare una vittoria agli Academy e una alla Mostra Internazionale del cinema di Venezia. Sebbene avesse annunciato il suo ritiro nel 2013, dopo l’uscita di Si alza il vento, fortunatamente per i suoi fan – e per la tradizione degli anime – il regista è tornato con un nuovo lavoro, Il ragazzo e l’airone, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2024. Ma, prima di godere dell’ultima fatica dello Studio Ghibli, è bene ricordare quali film di Miyazaki recuperare per entrare nel vivo della cultura animata nipponica.
Dodicesimo lavoro di Miyazaki diretto per lo Studio Ghibli, Il ragazzo e l’airone è un film arrivato come regalo inatteso al pubblico, dopo che il regista aveva annunciato il suo ritiro circa dieci anni fa. Si tratta di una pellicola di cui si è parlato molto per oltre sette anni e – forse – dovrebbe definitivamente rappresentare il lascito di uno degli autori più influenti nel campo dell’animazione giapponese.
Prima di debuttare nelle sale italiane il 1 gennaio 2024, Il ragazzo e l’airone è stato presentato in anteprima italiana alla 18° Festa del Cinema di Roma, in collaborazione con Alice nella Città, diventando uno dei titoli di punta dell’intera manifestazione e suscitando un forte interesse tra gli appassionati. Infatti, fino al suo rilascio in Giappone lo scorso luglio, non erano stati diffusi trailer o immagini del film, come voluto da Miyazaki stesso. Nel corso degli anni, il regista ha sempre manifestato una profonda attenzione per la modalità di fruizione del suo cinema, inteso come un’esperienza da vivere appieno durante la proiezione. Questo approccio mira a permettere agli spettatori di lasciarsi stupire e catturare completamente dalla storia e dalle immagini, senza distrazioni o preconcetti.
In una tragica notte del 1943, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, la notizia di un ospedale di Tokyo divorato dalle fiamme scuote il dodicenne Mahito dai suoi sonni agitati. Precipitatosi nelle strade affollate della città, il ragazzo corre disperato verso il nosocomio dove si trova sua madre, che purtroppo perirà in quella dolorosa notte. Dopo una simile perdita, il padre di Mahito, un famoso ingegnere aeronautico, cerca disperatamente di rimettere in piedi la propria vita e un anno dopo si risposa con la sorella della defunta moglie, Natsuko, da cui avrà presto un altro figlio.
Quindi, la nuova famiglia decide di trasferirsi nella splendida villa di campagna di Natsuko, ma, nonostante venga sempre trattato con gentilezza, Mahito è incapace di accettare la zia come sua nuova matrigna, ancora profondamente segnato dal trauma della morte di sua madre. Tutto cambia quando, all’improvviso, il ragazzo comincia a essere seguito da uno strano airone, che gli fa una promessa straordinaria: riunirlo con sua madre. Questo evento segna l’inizio di un’epica avventura che condurrà il giovane Mahito in un mondo parallelo, popolato da creature misteriose e affascinanti. Qui, scoprirà segreti sulla sua famiglia, su sé stesso e sarà costretto a prendere decisioni da adulto.
Straordinaria opera letteraria dell’autrice britannica Diana Wynne Jones, Il Castello Errante di Howl è uno dei film più apprezzati di Hayao Miyazaki. La trama ruota intorno a una maestosa struttura magica in perenne movimento – il castello del titolo – che può spostarsi da un luogo all’altro grazie a potenti incantesimi. Si tratta della dimora del mago Howl, un personaggio enigmatico, affascinante e dai poteri straordinari, dove si ritrova esiliata suo malgrado la giovane Sophie quando viene trasformata in una novantenne dalla maledizione della strega. Ben presto, la ragazza scoprirà che il castello è dotato di personalità propria e può cambiare la sua forma e la sua posizione a volontà, spesso riflettendo lo stato d’animo di Howl.
Ponyo sulla scogliera racconta la storia di Ponyo, una piccola creatura marina che desidera diventare umana e intraprende un’affascinante avventura per raggiungere la terraferma. Il film cattura la meraviglia e la bellezza dell’ambiente marino, con una particolare attenzione ai dettagli e alla magia della natura. Ponyo è un personaggio affettuoso e desideroso di esplorare il mondo, che incarna uno spirito di avventura e di sorpresa. La storia rappresenta l’importanza del rispetto per l’ambiente e la magia della natura, mentre offre uno sguardo sulla forza dell’innocenza e dell’amicizia.
Scritto e diretto da Hayao Miyazaki, Il mio vicino Totoro le avventure di due giovani sorelle, Satsuki e Mei, che si trasferiscono in una casa di campagna con il padre per essere più vicine all’ospedale dove la madre è ricoverata. In questo mondo rurale, scoprono un ambiente affascinante e misterioso, popolato da uno strano essere chiamato Totoro, Totoro, una creatura pelosa gigante con una pancia rotonda e orecchie puntute, che diventa l’amico speciale delle due bambine. Il film si fa portatore dell’innocenza dell’infanzia, celebrando l’immaginazione e la magia nascosta nella vita di tutti i giorni. Si tratta di un’opera toccante che cattura il cuore degli spettatori di tutte le età con la sua bellezza, la sua semplicità e la sua capacità di farci riscoprire la meraviglia nel mondo che ci circonda.
Film che è valso l’Oscar a Hayao Miyazaki, La città incantata è considerato il capolavoro dell’animazione giapponese. Il film racconta la storia di Chihiro, una giovane ragazza che si imbatte in un mondo misterioso e magico dopo essersi trasferita con la sua famiglia in una nuova casa. Presto, la ragazza scoprirà che questo mondo è abitato da spiriti e creature magiche, ritrovandosi al centro di un’avventura per cercare di salvare i suoi genitori da una maledizione che li ha trasformati in maiale e trovare un modo per tornare a casa. La città incantata affronta temi profondi come la crescita, il coraggio e l’importanza di affrontare le sfide della vita: la storia cattura il cuore degli spettatori di tutte le età, offrendo una straordinaria esperienza visiva e narrativa che esplora la complessità delle emozioni umane e l’importanza di trovare il proprio cammino nella vita.
Presentato come il film d’addio di Hayao Miyazaki, Si alza il vento narra la vita di Jiro Horikoshi, un ingegnere aeronautico giapponese, noto per aver progettato gli aerei da caccia Zero utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale. L’opera di Miyazaki va oltre la semplice cronaca storica, concentrandosi sulle passioni, le aspirazioni e le sfide personali di Jiro, attraverso cui esplora temi universali come la creatività, la bellezza, l’innovazione e la forza umana di fronte alle circostanze avverse. La rappresentazione artistica e l’attenzione ai dettagli nelle scene dei voli aerei sono straordinarie, mentre la colonna sonora evocativa contribuisce a immergere gli spettatori in una storia toccante e commovente.
Forse il film che più di tutti incarna lo spirito dello Studio Ghibli, La principessa Mononoke è un racconto epico capace di trasportare gli spettatori in un mondo di magia e natura incontaminata, dove la lotta tra gli spiriti della foresta e gli esseri umani minaccia l’equilibrio della terra. La protagonista, San, è una giovane donna cresciuta dai lupi, che si prefigge la missione di proteggere la sua terra dagli invasori. Cruciale, sarà il suo incontro con Ashitaka, l’ultimo principe della tribù Emishi, ormai in declino, cui cercherà di fare comprendere come sia possibile coesistere in pace nello stesso mondo. La storia, permeata sull’eterna lotta tra il bene e il male, ha richiesto a Miyazaki ben 16 anni di progettazione e altri tre per la creazione, ma è riuscita a diventare simbolo perfetto dell’arte dell’anime giapponese.
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